Il cammino di san Colombano è un grande itinerario che attraversando diversi paesi europei collega l’Irlanda e l’Italia sulle orme del santo abate irlandese che lo percorse all’inizio del medioevo tra il VI e il VII secolo.
Il Cammino di San Colombano identifica, nel suo alto valore evocativo e culturale, la concreta lettura del processo di integrazione dei popoli europei, promosso e sostenuto nell’alto medioevo dal diffondersi del cristianesimo, mediante l’opera del monachesimo. Tale processo generò una nuova struttura culturale, all’interno della quale i contrasti etnici si smussarono senza che le differenze venissero cancellate, delineando lo sviluppo dell’identità europea portatrice dei valori comuni che la caratterizzano: diritti umani, dialogo, scambio ed arricchimento culturale. Questa lettura storica è intesa quale strumento necessario a una più approfondita e corretta comprensione dell’attualità.
Il Cammino di San Colombano è ancora oggi, a distanza di quattordici secoli, un cammino di vita animato e vissuto. Il movimento colombaniano non solo lo ha riscoperto, ma da esso attinge per un originale contributo alla costruzione della nuova Europa impegnata in un difficile processo di unificazione e integrazione tra popoli.
Su tale premessa si innesta l’idea di sottoporre al Consiglio d’Europa la richiesta di riconoscimento del Cammino di San Colombano quale Itinerario Culturale Europeo.
Per la parte italiana il Cammino, scendendo dalle Alpi (a Chiavenna), si snoda lungo la sponda lecchese del lago di Como fino a raggiungere Milano per poi attraversare il Po (al guado di Sigerico) e risalire gli Appennini verso la meta finale di Bobbio (PC), sede della tomba del Santo custodita nella sua ultima abbazia.
Una descrizione delle tappe italiane si può trovare nel sito www.thecolumbanway.org alla voce “Tappe Tracciato Italia”.