La storica Via Regina (o Strada Regina) lariana, da Como a Sorico, è uno dei più antichi percorsi di scambio storico, commerciale e culturale tra l’Italia e l’area transalpina. Insieme alla Via Francisca e alla Via Spluga italo-svizzera, è un fondamentale “sistema” di collegamento transalpino di mobilità dolce di cui solo da poco si stanno cogliendo  le potenzialità di sviluppo europeo.
Nel corso dell’ultimo secolo la Via Regina era  divenuta irriconoscibile a causa di uno sviluppo urbano incontrollato; la sua storia, le sue potenzialità e perfino le qualità che essa ancora oggi conserva sono state in gran parte disconosciute. Il percorso è stato progressivamente degradato e segmentato tanto nel tracciato quanto nei modi, nelle forme e nei materiali con cui è stata manutenuto o rinnovato. Si può dire che esso sia stato reso per certi versi irriconoscibile, e di conseguenza la sua storia, le potenzialità e perfino le qualità che esso ancora oggi conserva sono state in gran parte disconosciute dai cittadini. Ma ora finalmente si è presa coscienza del fatto che questo tracciato e il suo territorio meritano di essere recuperati, conosciuti e tutelati, perché possano essere affidati intatti ai cittadini d’Europa e del Mondo, e naturalmente alle generazioni future. Grazie quindi al progetto “I Cammini della REGINA – Percorsi transfrontalieri legati alla via Regina”, finanziato dal Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia – Svizzera 2007-2013, si sono messe in campo una serie di azioni per la piena valorizzazione e riqualificazione di questo importante itinerario e del territorio limitrofo, al fine di innescare un processo virtuoso di ridefinizione (poiché la Via Regina di oggi non può coincidere in toto con il percorso “originale”, ammesso che ne esista uno, per via dei mutamenti  che il territorio ha subito nel tempo,  per riattivarne e metterne pienamente a frutto le potenzialità. Infine dal 2020 la Via Regina è stata riletta in connessine con il grande asse storico della Via Spluga e della Via Francisca, ha trovato naturale prosecuzione nel Cammino di San Pietro Martire , diventando parte  della grande Via FRANCIGENA RENANA:  antichissimo asse viario documentato cartograficamente sin dall’età romana, che attraverso lo Spluga, unisce Coira e la Valle del Reno a Chiavenna, Como, Milano e la Valle del Po fino all’antico guado di Corte  Sant’Andra, dove si innesta sulla via Francigena “classica”  in direzione Roma.